Il bicchiere è mezzo pieno!
90 candeline per la Cantina di Settecani, Castelvetro (Mo)
Un brindisi fresco e spumeggiante con la storica cantina modenese che festeggia i suoi primi novant’anni, e lancia il progetto “il bicchiere mezzo pieno” nato sull'onda di “filosofia frizzante del lambrusco”, il nuovo brand comunicativo ideato dal fotografo e art director Carlo Guttadauro.
CASTELVETRO (Mo)– Anche il campione
Gino Bartali era un estimatore del Lambrusco Rosè della Cantina di Settecani,
che quest’anno compie i suoi primi novant’anni. Tradizione e innovazione per la storica Cantina che sembra non sentire il trascorrere del tempo né la morsa della crisi, a vedere i risultati lusinghieri in termini di vendite e qualità del prodotto emersi nell’ultimo anno.
Una monografia e un filmato dell’art director Carlo Guttadauro e tanta voglia di festeggiare insieme ai soci e ai clienti questo ambito traguardo delle novanta candeline.
Era il 1923, quando si inaugurava la Cantina di Settecani nell’omonima frazione, a ridosso di Castelvetro e delle prime colline modenesi, a New York usciva il primo numero del Time; in Francia si disputava la prima 24 Ore di Le Mans; e
nascevano lo scrittore Italo Calvino, il fumettista Benito Jacovitti e la divina Maria Callas. L’antico borgo di Castelvetro e i dintorni, sono rimasti ancora come allora, luoghi dai contorni magici e suggestivi che non rinnegano il glorioso passato medievale fatto di contese per difendere il nobile casato dei Rangoni. Morbide colline che si dipanano a mezzogiorno, coperte di vigneti dove cresce il Grasparossa, l’uva con cui si ottiene
l’inebriante lambrusco, una spumeggiante pozione magica a cui pochi riescono a resistere: rotondo, corposo, frizzante, fruttato, un esplosione di frutta rossa matura, al palato persistente, fresco ed avvolgente, a cui affiancare un’ampia gamma di vini ottenuta con uve esclusivamente modenesi. Novant’anni nei quali il mondo è cambiato, ma la memoria ha reso indelebili i successi conseguiti, i premi ricevuti, l’affezione dei clienti e di quanti in questi anni hanno contribuito al successo di un impresa, che ancora oggi continua a godere di ottima salute, migliorando di anno in anno
. Quanti trattori con rimorchio carichi di uve, frutto della fatica di intere famiglie, hanno varcato la soglia di quel cancello, quante storie di vita vera, di notti insonni, e di sveglie all’alba per rispettare la consegna alla cantina, che dai primi anni ’50 ha cominciato a imbottigliare con un proprio marchio. La facciata dell’edificio non è cambiata tanto in quasi un secolo di storia, ma le dimensioni oggi sono molto più ampie, e la tecnologia utilizzata è di primordine, pur avendo mantenuto un carattere assolutamente artigianale nella lavorazione delle uve e del vino.
Accanto al complesso architettonico della cantina scorre un’arteria un tempo vitale, ieri strada ferrata che collegava Modena e Vignola, assicurando le spedizioni in Italia e all’estero, mentre oggi è una lingua d’asfalto battuta da biker e podisti. La vicinanza con il famoso ristorante
Zoello, non ha fatto mai mancare le celebrità, ed erano in tanti che dopo aver pranzato al ristorante di fronte e pasteggiato a lambrusco o a rosè, chiedevano di acquistarne qualche bottiglia da portare a casa,
come il campione di ciclismo Gino Bartali, uomo dall’elevata statura morale e sportivo delle vittorie impossibili, che arrivava con la sua Maserati, pranzava da Zoello, e immancabilmente veniva accompagnato a riempire il baule di buon lambrusco Grasparossa o Rosè, altro vanto della cantina, da portare nella sua Toscana.
Anni di consolidamento, ma anche di penetrazione in nuovi mercati esteri che hanno portato risultati eccellenti e importanti riconoscimenti, e oggi raggiunto il traguardo dei novant’anni, è importante riflettere su ciò che si è costruito e sui nuovi progetti futuri, ma è anche giusto concedersi
un meritato brindisi, magari con un calice di Rosè Grasparossa. Nel corso degli appuntamenti in programma in occasione del compleanno della Cantina Settecani, verranno presentati un suggestivo filmato e una monografia dal titolo
“Il Bicchiere Mezzo Pieno”, un viaggio sentimentale in forma di reportage, realizzato da Carlo Guttadauro, curatore artistico oltre che fotografo, che ripercorre le suggestioni del vino nella realta vinicola di Settecani, alla vigilia dell’importante traguardo dei 90 anni. Un compleanno che vedrà l’autorevole presenza di
Pierluigi Sciolette presidente Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi.